Ristoranti contro la fame, la solidarietà a tavola

     

    Aggiungi un posto a tavola e aiuta chi ne ha più bisogno. Questo l’obiettivo di Ristoranti contro la fame, la campagna realizzata dalla ong Azione contro la fame che, per il settimo anno, coinvolge molte realtà in tutta Italia. Un’iniziativa solidale che permette a ciascuno, nel periodo dal 16 ottobre al 31 dicembre, di fare una semplice donazione ordinando alcuni piatti specifici nei menù delle insegne aderenti. Vediamo come funziona e come compiere un gesto di solidarietà… direttamente a tavola!

    L’insicurezza alimentare chiama la solidarietà

    Nel mondo la fame riguardava, prima della pandemia, 690 milioni di persone. Un numero che, nell’ultimo biennio, è considerevolmente cresciuto in tutti i Paesi, Italia compresa. Secondo l’ultimo Osservatorio delle povertà della Caritas, dal 2020 è cresciuto del 33,5% il numero di persone tra i 55 e i 64 anni che si trovano in una condizione di reddito insufficiente a far fronte alle normali esigenze della quotidianità, compreso l’accesso al cibo. Un dato confermato anche dalla Comunità di Sant’Egidio che, da 40 anni, organizza un Pranzo di Natale per tutti in diverse città italiane. Nel 2022, l’organizzazione ha distribuito oltre 600.000 pacchi alimentari in Italia, il triplo rispetto allo stesso periodo pre-pandemia, e ci si aspetta un periodo delle Feste molto intenso.

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    L’insicurezza alimentare è, dunque, un tema di grande attualità, e le organizzazioni che se ne occupano fanno appello a chiunque abbia la possibilità di compiere piccoli gesti di vicinanza e supporto a chi ne ha bisogno. Sono molte le realtà che permettono, ad esempio, di acquistare panettoni e pandori solidali, sostenendo così la loro causa con dolcezza. Azione contro la fame, una delle principali ong al mondo che si occupa in maniera specifica di questo tema, ha lanciato da alcuni anni la campagna mondiale Ristoranti contro la fame. L’obiettivo è raccogliere fondi per favorire l’accesso al cibo per più persone possibili stando direttamente a tavola. Come? Coinvolgendo gli chef come ambasciatori e i clienti come sostenitori dei progetti.

    Ristoranti contro la fame: come donare a tavola

    Lanciata per la prima volta in Gran Bretagna e Spagna, dal 2015 Ristoranti contro la fame è arrivata anche in Italia e conta, ogni anno, centinaia di adesioni in tutta la Penisola. Ciascuna insegna per poter aderire deve effettuare una donazione perché, come sottolinea la ong, è importante che tutti gli attori coinvolti dimostrino in prima persona ai clienti di credere nel progetto. La lista dei locali, in costante aggiornamento, è accessibile a tutti direttamente sul sito di Ristoranti contro la fame dove è possibile consultare una mappa e scoprire l’insegna aderente più vicina.

    Nel periodo della campagna, quindi fino al 31 dicembre, partecipano attivamente anche i clienti che potranno scegliere determinati piatti segnalati dai menù dei ristoranti e così compiere una donazione a favore dei programmi, nazionali e internazionali di Azione contro la fame. In particolare i clienti, all’interno dei ristoranti, potranno donare due euro con l’acquisto di un “piatto solidale”, 50 centesimi scegliendo una “pizza solidale” e altrettanti consumando una bottiglia d’acqua.

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    Agire contro la fame in Italia e nel mondo

    Alcuni ristoranti hanno anche organizzato eventi e serate speciali per poter coniugare la raccolta fondi con il cibo e con l’approfondimento dei progetti dell’organizzazione sul territorio. Dal 2021, infatti, Ristoranti contro la fame contribuisce all’implementazione di un progetto di sostegno alle famiglie vulnerabili di Milano: grazie alle donazioni dello scorso anno, è stato possibile supportare 50 famiglie.

    Oltre all’Italia, l’iniziativa andrà a finanziare i progetti della campagna “Mai più Fame”: nell’area Sahel, nell’Africa subsahariana, si sosterrà l’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici. In India, invece, si darà seguito alla realizzazione degli “orti giardino”, dove il coinvolgimento diretto delle donne promuove la loro autonomia e il loro ruolo nella società. In Libano, a lungo flagellato dai conflitti, si interverrà per fornire sollievo ai profughi e alle comunità ospitanti con interventi per favorire il lavoro e l’integrazione. O ancora, nella Repubblica Democratica del Congo si lavorerà per prevenire e curare la malnutrizione di mamme e bambini sotto i 5 anni.

    Chef e ristoratori ambasciatori di solidarietà

    Migliaia di euro sono stati raccolti lo scorso anno, e ancora di più si punta a fare nel 2022, anche grazie al supporto degli chef che hanno sposato l’iniziativa diventando veri e propri ambasciatori dei Ristoranti contro la fame. Tra i tanti ricordiamo Tommaso Arrigoni, Cristina Bowerman, Roberto Carcangiu (anche presidente dell’Associazione Professionale Cuochi ItalianI), Enrico Crippa e molti altri.

    Oltre ai singoli ristoranti, hanno aderito alla campagna anche alcune catene tra cui Fratelli La Bufala, Wiener Haus, Lievità, NH Hotel e That’s Vapore che ampliano la platea di persone che possono partecipare  all’iniziativa solidale. Sul sito di Ristoranti contro la fame è possibile cercare il ristorante, la pizzeria o la paninoteca più vicina e l’indicazione su quale sia il piatto da ordinare per contribuire alla raccolta fondi.

    Conoscevate questa iniziativa?

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