Asparagi bianchi o verdi? Differenze, usi e tecniche di preparazione

asparagi bianchi e verdi su tagliere di legno

Con l’arrivo della primavera, tra le bancarelle dei mercati e nei menù dei ristoranti fanno capolino gli asparagi, ortaggi gustosi e versatili che per molti rappresentano l’annuncio della bella stagione. Bianchi o verdi, dalla punta chiusa e il gambo tenero, sono apprezzati per il loro sapore delicato e per la versatilità di preparazioni a cui si prestano. 

Ma quali sono le differenze tra gli asparagi bianchi e quelli verdi? Come si coltivano, quando si trovano freschi e, soprattutto, quali sono i modi migliori per portarli in tavola rispettandone il gusto e le proprietà? In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti per aiutarti a scegliere, cucinare e gustare questi ortaggi nel modo più sano e consapevole.

Differenze tra asparagi bianchi e verdi: colore, sapore e coltivazione

asparagi bianchi e verdi
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La prima cosa da sapere sulla differenza tra asparagi bianchi e verdi è che la pianta è la stessa. Il nome botanico è Asparagus officinalis e appartiene alla famiglia delle Asparagacee. Ciò nonostante, i due tipi di asparago si distinguono per aspetto, gusto e modalità di coltivazione. La differenza principale riguarda proprio la  tecnica di coltivazione: gli asparagi verdi crescono esposti alla luce del sole e, grazie alla fotosintesi, sviluppano clorofilla, che dà loro il tipico colore brillante. Al contrario, gli asparagi bianchi vengono coltivati al buio, coperti da terra o da teli, per impedire la fotosintesi. Questo processo, chiamato “imbianchimento”, dona ai turioni un colore pallido e un sapore più delicato.

Il colore è senza dubbio la differenza più evidente, ma anche al palato i due tipi di asparagi non si somigliano. I verdi hanno un gusto più deciso e leggermente amarognolo, mentre i bianchi sono più dolci e morbidi. Cambia anche la consistenza: i verdi sono più fibrosi, i bianchi più teneri ma richiedono una pulizia più accurata prima della cottura.

Stagionalità e coltivazione: quando e dove trovare gli asparagi

asparagi verdi e bianchi
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Gli asparagi sono ortaggi tipicamente primaverili: la loro stagione inizia a marzo e può durare fino a giugno, con variazioni che dipendono dal clima e dalla zona di produzione. In genere, i primi a comparire sono gli asparagi verdi, che crescono più velocemente e richiedono una coltivazione meno complessa. Si trovano facilmente in tutta Italia e sono spesso coltivati anche in piccoli orti domestici.

Gli asparagi bianchi, invece, necessitano di maggiori attenzioni. La tecnica dell’imbianchimento prevede la copertura costante dei turioni con terra o teli, per evitare l’esposizione alla luce: un lavoro manuale e delicato, che rende questo prodotto più raro e, spesso, più costoso. Non a caso, gli asparagi bianchi sono legati a precise aree geografiche come il Veneto, dove troviamo l’Asparago Bianco di Bassano DOP, ma anche l’Alto Adige, l’Emilia-Romagna e il Friuli Venezia Giulia.

Tecniche di preparazione e cottura: come valorizzare asparagi bianchi e verdi

asparagi bianchi e verdi
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Sia gli asparagi bianchi che quelli verdi richiedono una preparazione attenta e alcune accortezze per esprimere al meglio il loro sapore e la loro consistenza. Le differenze tra le due varietà si riflettono anche in cucina: delicatezza nel primo caso, maggiore versatilità nel secondo. Ecco alcuni consigli per trattarli nel modo più corretto e gustoso.

Come cucinare gli asparagi verdi

Gli asparagi verdi, più resistenti e saporiti, richiedono una pulizia più semplice: basta eliminare la base legnosa, pelando eventualmente solo la parte finale del gambo se troppo coriacea. Rispetto ai bianchi, si prestano a una maggiore varietà di preparazioni.

Ottimi al vapore o in padella con un filo d’olio, sono ideali anche alla griglia, al forno o saltati in wok. Possono diventare protagonisti di frittate, risotti, torte salate o contorni sfiziosi. Il loro sapore deciso si sposa bene con formaggi stagionati, uova, pancetta o legumi, offrendo infinite possibilità in cucina.

Come cucinare gli asparagi bianchi

Per preparare correttamente gli asparagi bianchi è fondamentale dedicare attenzione alla pulizia. La parte finale del gambo va eliminata, e per ridurre la fibrosità consigliamo di pelare i turioni con un pelapatate, partendo da qualche centimetro sotto la punta. Una volta puliti, si prestano bene alla cottura al vapore o lessati in acqua salata: due metodi che ne preservano la dolcezza e la consistenza morbida.

Sono perfetti serviti interi con condimenti semplici come burro fuso, uova sode o la classica salsa bolzanina, a base di uova e senape. Il loro gusto delicato si abbina bene anche con formaggi freschi, pesce o uova poché, ma è sconsigliato cuocerli al forno o alla griglia senza una componente liquida, perché tendono a seccarsi.

Scegliere tra asparagi bianchi e verdi non dipende solo dalla preferenza personale, ma anche dal tempo a disposizione, dal tipo di ricetta e dai sapori preferiti. I primi si adattano a piatti più morbidi e richiedono qualche attenzione in più in cucina; i secondi, più diffusi, si adattano bene a preparazioni rapide e dal sapore deciso.

Riconoscerne la stagionalità, sapere come pulirli e cuocerli nel modo giusto permette di valorizzare al meglio questi ortaggi e di portare in tavola ricette semplici, sane e ricche di gusto. Con qualche attenzione in più, anche una preparazione essenziale può diventare l’occasione per riscoprire il piacere della cucina di stagione. Quali sono i tuoi preferiti?

 

Immagine in evidenza di: barmalini/shutterstock

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