Viaggiare con gusto: le mete dell’estate 2025, secondo Airbnb

focaccia ligure

Il cibo guida sempre di più le scelte di viaggio, trasformando itinerari e destinazioni. Cresce l’interesse per esperienze capaci di raccontare il territorio attraverso i suoi sapori, dai percorsi delle Strade del Vino alle iniziative di oleoturismo, fino al Wine Trekking. Fenomeno confermato da una recente ricerca realizzata dal portale di ospitalità Airbnb e dedicata ai trend dell’estate 2025: una fotografia delle mete emergenti dove la cultura gastronomica diventa motore di attrazione turistica.

Dai piccoli centri italiani alle grandi metropoli, la ricerca del gusto è dunque un modo per viaggiare più consapevolmente, favorendo l’economia locale e pratiche più responsabili. Dalla Liguria al Giappone, passando per il Sudafrica e il Brasile, scopriamo le dieci destinazioni più interessanti per chi sceglie di esplorare il mondo a partire dalla cucina.

10 mete imperdibili per chi ama viaggiare con gusto 

ramen
Torjrtrx/shutterstock

Secondo un nuovo report realizzato da Airbnb dedicato ai trend di viaggio per l’estate 2025, i viaggiatori stanno cambiando approccio: sempre meno attratti dalle capitali del turismo gastronomico più affollate e costose, preferiscono destinazioni più locali, accessibili e legate all’autenticità dei sapori del territorio. La compagnia di affitti brevi e per vacanze sottolinea come questa tendenza che trovi conferma anche nei dati raccolti da un sondaggio condotto da Panterra, secondo cui il 47% dei viaggiatori considera la cucina locale autentica la principale motivazione quando si parla di esperienze gastronomiche.

Per chi sceglie dove andare anche in base a ciò che troverà nel piatto, Airbnb ha individuato dieci destinazioni in crescita, in cui la cultura alimentare rappresenta un elemento chiave dell’offerta turistica. Luoghi in cui la tradizione incontra l’innovazione e dove il cibo diventa veicolo di scoperta, incontro e valorizzazione del territorio. Tutto da scoprire.

  • Alassio, Liguria (Italia)

trofie al pesto
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È l’unica destinazione italiana presente nella classifica di Airbnb, e questo dice molto sul ruolo crescente che la Liguria e i piatti tipici liguri stanno giocando nel panorama del turismo gastronomico. Affacciata sul Mar Ligure, Alassio (SV) unisce la bellezza del paesaggio costiero a una cucina che racconta la storia della regione: focaccia, pesto, buridda e trofie sono solo alcune delle specialità da scoprire. Il legame con la tradizione si esprime anche attraverso i percorsi dedicati al pescato locale e alle produzioni vitivinicole dell’entroterra, tutte caratteristiche che rendono questa meta perfetta per chi cerca un viaggio all’insegna del gusto autentico.

  • Rotterdam, Paesi Bassi

Dinamica e multiculturale, Rotterdam è un punto di riferimento per chi ama il cibo urbano e sostenibile. Tra mercati coperti e cucine etniche, spiccano le proposte innovative che reinterpretano la tradizione olandese. Il Markthal, l’enorme e moderno mercato coperto, è uno dei luoghi simbolo di una città che sta riscrivendo la propria identità gastronomica, puntando su inclusione e sperimentazione. Progettato nel 2014 dallo studio MVRDV, questo avveniristico edificio a forma di arco ha l’obiettivo di integrare tutte le funzionalità del luogo (intrattenimento, mercato, parcheggio) in maniera sinergica e sostenibile. Anche per questo, è considerato uno dei siti più interessanti di connessione tra architettura e cibo

  • Chiclana de la Frontera, Andalusia (Spagna)

almadraba
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Nel cuore della provincia di Cadice, Chiclana è famosa per le sue bodegas, le tradizionali botteghe del centro storico, e per la cucina di mare. Il tonno rosso dell’Atlantico, pescato con la tecnica tradizionale dell’almadraba, è un simbolo di sostenibilità e cultura marinara. Qui il cibo è anche un’occasione per esplorare il territorio andaluso tra strade del vino, tapas e convivialità.

  • Belo Horizonte, Brasile

Capitale dello Stato di Minas Gerais, nel sud-est del Paese, Belo Horizonte è considerata una delle città brasiliane più interessanti dal punto di vista gastronomico. La sua cucina fonde influenze indigene, africane e portoghesi. Dalle botecos alle fiere agricole, ogni angolo è una scoperta di sapori autentici come il pão de queijo, un tipico pane al formaggio, e la feijoada, un piatto a base di fagioli neri e carne di maiale, entrambi icone di una cucina popolare e identitaria.

  • Shillong, Meghalaya (India)

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Poco conosciuta dal turismo internazionale, Shillong è un centro importante nel nord-est dell’India. La cucina kashi, caratterizzata da ingredienti fermentati, carne affumicata e verdure selvatiche, è specchio delle tradizioni antiche del territorio. Negli ultimi anni, l’interesse per il turismo rurale e gastronomico sta crescendo anche in questa zona, confermando un trend che porta alla luce pratiche agricole sostenibili e piatti ancestrali.

  • Marloth Park, Sudafrica

Al confine con il Kruger National Park, Marloth Park è una meta foodie immersa nella natura. La cucina locale ha la sua punta di diamante nel braai, la tipica grigliata sudafricana, e nell’utilizzo di carni di selvaggina. Un modo per esplorare l’identità culturale del Paese, attraverso piatti preparati in contesti comunitari e familiari.

  • Arakawa City, Tokyo (Giappone)

Arakawa è uno dei quartieri meno turistici di Tokyo, dove però si può assaporare la cucina giapponese più autentica. Ramen artigianali, tonkatsu e dolci tradizionali sono proposti in piccoli locali a conduzione familiare, lontani dai circuiti commerciali. Un luogo ideale per chi cerca una Tokyo più quotidiana e gastronomicamente sorprendente.

  • Rawai, Phuket (Thailandia)

rawai market
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Antico villaggio di pescatori nel sud di Phuket, Rawai è noto per i suoi mercati del pesce e per la cucina thai a base di ingredienti freschissimi. Erbe aromatiche, peperoncino, lime e pesce appena pescato sono gli elementi chiave di un’offerta culinaria che unisce tradizione e paesaggio. Sempre più diffusi anche i corsi di cucina locale per viaggiatori curiosi.

  • Santa Teresita, Buenos Aires (Argentina)

Lontana dalle rotte del turismo internazionale, Santa Teresita è una località costiera dove la parilla regna sovrana. Carne alla brace tra cui naturalmente l’asado, empanadas, pane artigianale e pasticceria locale sono gli ingredienti di un viaggio nei sapori dell’Argentina più autentica, in una zona meno turistica e più familiare.

  • Oneonta, New York (USA)

Nel cuore rurale dello stato di New York, Oneonta è una piccola gemma nascosta che conquista gli appassionati di food & beverage american style! La cittadina, infatti, è molto vivace e ospita mercati contadini, birrifici artigianali e ristoranti farm-to-table. Qui si sperimenta un turismo enogastronomico consapevole, che valorizza la filiera corta e le produzioni locali. Un modello in crescita che attira chi cerca esperienze genuine e sostenibili.

Le mete selezionate da Airbnb e proposte in questo report raccontano un cambio di prospettiva: viaggiare oggi significa sempre più spesso cercare autenticità, stagionalità e relazioni con il territorio. L’enogastronomia diventa così il filo conduttore di itinerari alternativi, capaci di generare valore non solo per chi parte, ma anche per le comunità locali. Un fenomeno in crescita che si inserisce nei percorsi del turismo lento e nelle pratiche legate alla cucina territoriale, dove il gusto si intreccia con la sostenibilità e l’incontro. Queste mete vi incuriosiscono? 

 

Immagine in evidenza di: ArtZest Stock/shutterstock

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