Proprietà della pesca, un frutto estivo antiossidante e rimineralizzante

L’estate è la stagione perfetta per fare il pieno di frutta colorata, succosa e ricca di benefici. Tra le protagoniste di questa stagione c’è sicuramente la pesca: dolce, profumata, versatile. La trovi matura da giugno a settembre, ed è uno di quei frutti che puoi mangiare in mille modi diversi, dal semplice morso al dessert più elaborato.
Ma conosci davvero tutte le proprietà della pesca? Sai quante varietà esistono e quali sono le differenze? In questo articolo ti raccontiamo tutto quello che c’è da sapere, dalle caratteristiche nutrizionali agli abbinamenti migliori in cucina, passando per i trucchi per conservarle al meglio e tante idee per usarle nelle tue ricette.
Quali sono le proprietà nutrizionali della pesca?

La pesca è un frutto leggero e ricco d’acqua: circa 90 g su 100. Questo la rende ideale per reidratarsi d’estate e stimolare la diuresi. In più è una buona fonte di fibre, vitamine (soprattutto A, C, K e folati) e minerali come potassio, fosforo e magnesio. Contiene anche tanti antiossidanti — come beta-carotene, luteina, acido caffeico, che aiutano a contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
È utile per l’intestino, favorisce la digestione, sostiene il sistema immunitario e, grazie al potassio, contribuisce al benessere del cuore e della circolazione. In più ha un basso indice glicemico e solo 40 kcal per 100 grammi: perfetta se cerchi qualcosa di dolce ma sano.
Proprietà della pesca: diuretica, digestiva e antiossidante
La pesca è un frutto prezioso per il benessere quotidiano, grazie alle sue molteplici proprietà. Ricca di acqua e potassio, stimola la diuresi e contribuisce a depurare l’organismo, sostenendo il lavoro di fegato e reni e aiutando a combattere la ritenzione idrica. Il potassio agisce inoltre come vasodilatatore, favorendo un miglior afflusso di sangue e risultando utile in caso di ipertensione. I polifenoli presenti nella buccia aiutano a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e ad aumentare quello buono (HDL), sostenendo la salute cardiovascolare.
La pesca è anche facilmente digeribile: stimola i succhi gastrici ed è adatta a chi soffre di disturbi digestivi, mentre la fibra favorisce la regolarità intestinale. Non solo: la vitamina C rinforza le difese immunitarie, rendendo questo frutto un valido supporto anche per il sistema immunitario. In estate, si rivela un ottimo alleato contro la spossatezza da caldo grazie all’azione rimineralizzante.
Infine, la pesca è una fonte naturale di antiossidanti: aiuta a contrastare i radicali liberi, rallenta l’invecchiamento cellulare e può contribuire alla prevenzione dello stress ossidativo, un fattore associato all’insorgenza di diverse patologie. L’acido caffeico contenuto nella pesca, inoltre, è noto per la sua capacità di contrastare l’effetto dell’aflatossina, una tossina prodotta da muffe potenzialmente dannosa per l’organismo.
Come conservare le pesche per mantenerle fresche più a lungo

Per gustare le pesche al meglio, è importante sceglierle e conservarle con attenzione. Al momento dell’acquisto, prediligi frutti profumati, di media grandezza e leggermente morbidi al tatto. Evita quelli troppo duri, con buccia danneggiata o privi di aroma: potrebbero non maturare correttamente. Se sono ancora acerbe, lasciale maturare a temperatura ambiente, possibilmente dentro un sacchetto di carta, per 2-3 giorni: in questo modo si accelera la maturazione in modo naturale.
Una volta raggiunta la giusta maturazione, le pesche si possono conservare in frigorifero, ma solo per brevi periodi: il freddo tende infatti a comprometterne la consistenza e a renderle più fibrose e meno saporite. L’ideale è riporle in un contenitore o in un sacchetto forato, nel ripiano meno freddo del frigorifero, e consumarle entro 2-3 giorni. Se invece vuoi conservarle più a lungo, puoi optare per la preparazione di pesche sciroppate, confetture o congelarle a fette dopo averle private della buccia e del nocciolo.
Quali ricette si possono preparare con le pesche?

Le pesche sono protagoniste di una miriade di ricette estive, perfette per portare freschezza e gusto sulla tavola. Tra i dolci, il classico peach cobbler, i deliziosi dumplings alle pesche, gelati senza gelatiera come il no‑churn peach cobbler ice cream, crostate, crumble e barrette: ogni morso è un’esplosione di succosità e croccantezza. Non mancano varianti golose come il peach brown betty, le peach hand pies e persino la Peach Melba – delizia classica nata a fine Ottocento con purea di lampone e gelato alla vaniglia.
E per i piatti salati? La pesca aggiunge un tocco sorprendente anche qui: salsa di pesche per salmone grigliato, insalate con pesche, burrata, basilico e noci, salsa piccante per tacos di pesce o pollo. E ancora, stufati con pollo o maiale impreziositi da una salsa alla pesca, spiedini estivi con pollo e pesche, ribs glassate con salsa BBQ alla pesca o pizza e flatbread salati con pezzetti di pesca – le combinazioni suggerite sono davvero tantissime .
Quali sono gli abbinamenti migliori in cucina con le pesche?

Le pesche si sposano meravigliosamente con erbe aromatiche come basilico, rosmarino, menta, e spezie calde quali zenzero, cannella, curry dolce o pepe rosa – ideali per esaltare la loro dolcezza naturale. In accompagnamento ai formaggi, il contrasto con burrata, caprini, feta, gorgonzola dolce o mascarpone crea antipasti eleganti e saporiti . Non poteva mancare l’abbinamento con salumi come prosciutto crudo o speck, utilizzati su crostini o in insalate gourmet .
Sul fronte salato, le pesche aggiungono personalità anche a carni e pesci: perfette con pollo, maiale, salmone, sgombro o gamberi, soprattutto se corredate da salse agrodolci con accenti piccanti (jalapeño o chipotle) . Nei cocktail, il binomio classico è peach + Prosecco nel celebre Bellini, ma ottime anche in sangria, margarita alla pesca, rum punch o mocktail analcolici. E per chi ama un tocco raffinato, la pesca trova casa anche in bicchieri di Moscato d’Asti o demi‑sec Champagne.
Quali controindicazioni?
La pesca è un frutto generalmente sicuro, ma può causare allergie, soprattutto nei bambini molto piccoli. In questi casi è bene evitarla. È consigliabile anche moderarne il consumo in presenza di ulcera gastro-duodenale, gastroenterocolite o disturbi intestinali. Se mangi pesche, evita di bere subito dopo: potresti sentirti gonfio o avere problemi digestivi. Se le consumi con la buccia, sappi che contiene pectina, leggermente lassativa — da evitare in caso di diarrea. Infine, mai mangiare i semi: contengono amigdalina, una sostanza potenzialmente tossica.
Conoscevi tutte queste proprietà della pesca?
Immagine in evidenza di: MERCURY studio/shutterstock
Articolo scritto con la collaborazione di Angela Caporale
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