Alla scoperta dei baci di Giulietta e Romeo e della romantica tradizione veronese
Avete mai sentito parlare dei baci di Giulietta e Romeo? Sono dei biscotti tipici di Verona, meta scelta da tutti gli innamorati per la sua bellezza e per le leggendarie vicende che Shakespeare ha ambientato proprio in questa città. Com’è facile intuire, questi dolcetti devono infatti il loro nome proprio alla conosciutissima tragedia di Romeo e Giulietta, composta tra il 1594 e il 1596 e diventata una delle storie d’amore più famose al mondo, ma anche alla loro tipica forma che ricorda — appunto — due labbra che si baciano. Non c’è veronese che non ne abbia mai assaggiato almeno uno, sia nella versione bianca al cocco (baci di Romeo) che nella versione nera al cacao (baci di Giulietta).
Ma attenzione a non confonderli con i baci di dama, tipici piemontesi, e nemmeno con i baci di Alassio, nati in Liguria. Anche se potrebbero sembrare tutti molto simili, si tratta di biscotti con storie e origini molto differenti. Vediamo allora più nel dettaglio le caratteristiche dei baci nati nella città dell’amore, e scopriamo qualcosa di più sulla loro storia e ricetta!
Storia dei baci di Giulietta e Romeo
La tradizione vuole che, a San Valentino ma non solo, gli uomini regalino i baci di Giulietta e le donne i baci di Romeo ai rispettivi partner. Un gesto romantico che fa innamorare al primo assaggio per la delicatezza, l’aroma e la fragranza di questi biscotti presenti in ogni pasticceria della città.
La storia della tradizione dolciaria veronese racconta che a inventarli fu Enzo Perlini nel 1950. Figlio di pasticceri, crebbe tra i profumi di crema e biscotti appena sfornati, finché nel secondo dopoguerra decise di aprire il suo negozio in via Cappello, proprio di fronte alla casa di Giulietta (oggi le pasticcerie Perlini sono tre e si trovano in Piazzale Luigi Cadorna 1, in via Tombetta 52 e in via Giuseppe Verdi 7B). Meta sempre più ambita dai turisti di tutto il mondo, fu proprio dal monumento di Giulietta dedicato al dramma Shakespeariano che Enzo Perlini derivò la sua intuizione di creare dei morbidi dolcetti che simboleggiassero la leggenda romantica legata alla propria città.
Immaginate di assaggiare uno di questi biscotti davanti alla casa di Giulietta, dopo un bacio appassionato seguito da una dichiarazione d’amore… Sembra una scena da film, non è vero? E invece Enzo Perlini ci aveva proprio visto giusto, e da allora sono migliaia gli innamorati di tutto il mondo che nella città scaligera decidono di sigillare il proprio amore con un bacio da vivere… e anche da mangiare!
Caratteristiche dei baci di Giulietta e Romeo
La caratteristica principale dei baci di Romeo e Giulietta è un impasto “meringato” (a base di albume montato) arricchito da farina di mandorle e nocciole. La loro forma ricorda quella di due labbra che si baciano ed è sigillata da un ripieno costituito da una ganache al cioccolato bianco oppure fondente, un’emulsione a base di latte o panna che alcuni pasticceri utilizzano anche per ricoprire la torta Sacher. Ma qual è la differenza tra i due? Bianchi oppure scuri, i baci di Giulietta e di Romeo si distinguono tra loro proprio per il colore del ripieno e del biscotto, arricchito con il cacao nel caso dei baci di Giulietta, o con il cocco nel caso di quelli di Romeo.
Baci di Romeo e Giulietta, baci di Dama e baci di Alassio: quali sono le differenze?
So a cosa state pensando… e i baci di dama? Anche se alcune persone tendono a confonderli, si tratta in realtà di biscotti molto diversi tra loro. Innanzitutto, per la forma. Per fare i baci di Romeo e Giulietta, infatti, solitamente si utilizza una sac à poche con la bocchetta “a stella”, che conferisce alla superficie le tipiche ondine, mentre per i baci di dama si utilizza la bocchetta liscia.
Per quanto riguarda l’impasto del biscotto vero e proprio, invece, la base dei dolcetti piemontesi è la farina di mandorle, mentre per i baci veronesi si usa sia quella di mandorle sia quella di nocciole mescolate all’albume e allo zucchero (non al burro come nei baci di dama) per un risultato più leggero, ma non per questo meno saporito. E infine, il ripieno: non tutti sanno che i baci di dama sono uniti da cioccolato fuso in “purezza” e non emulsionato con latte o panna come nei baci di Giulietta e Romeo.
Vi ho mandato in confusione? Pensate che esistono anche i baci di Alassio, tipici liguri, molto simili ai baci di Giulietta per la superficie “a ondine”, ma preparati unicamente con farina di nocciole e cacao. Lo so, viene voglia di provarli tutti quanti. Ma restiamo nel territorio veronese, e vediamo più nel dettaglio tutte le varianti dei baci di Giulietta e di Romeo!
Varianti e interpretazioni dei baci di Romeo e Giulietta
C’è un po’ di confusione per quanto riguarda il nome di questi dolcetti. Alcuni li chiamano “baci di Giulietta” e “sospiri di Romeo”, altri solamente “baci di Romeo”, mentre altri ancora “baci di Giulietta e Romeo”. Ma una cosa è certa: che abbiano o meno il cocco nella versione bianca e a prescindere dal loro ripieno, questi biscotti si trovano sempre nelle due tipologie, quella bianca e quella nera.
Alcuni negozi li propongono nella variante “liscia” come nel caso dei baci di dama, ma gli originali — come abbiamo visto — sono caratterizzati dalla superficie “a ondine”. Se siete in città, provate quelli della pasticceria Flego, in corso porta Porsari 9 e in via stella 13, oppure andate in una delle pasticcerie Perlini o alla pasticceria Miozzi, in via Trento 9 o in via Arnando Diaz 7/a. In queste ultime troverete soltanto la versione “Giulietta”, considerata quella più antica, mentre i baci di “Romeo” sarebbero stati inventati in un secondo momento e per un motivo puramente turistico.
Questi tipici biscotti sono così famosi che a Verona vengono proposti anche da alcune gelaterie come variegatura o aggiunta per realizzare dei gusti di gelato davvero particolari. È il caso de La Parona del Gelato, gelateria pluripremiata che con il gusto “bacio di Romeo e Giulietta” nel 2015 è arrivata seconda alla prova regionale del Gelato Festival. La loro interpretazione di questi biscotti in chiave gelato ha preso forma in un semifreddo al cacao unito a un gelato al cioccolato bianco (che rispettivamente simboleggiano le due versioni — bianca e nera — di questi biscotti), il tutto arricchito con baci di Romeo sbriciolati.
Insomma, ci si può davvero sbizzarrire e la cosa più bella di questi biscotti golosissimi è il fatto di poterli realizzare facilmente anche a casa, seguendo pochi e semplici passi. Siete pronti per mettervi all’opera?
Ricetta dei baci di Giulietta e Romeo: la mia versione
Come per tutte le preparazioni culinarie tramandate di generazione in generazione, anche per i baci di Giulietta e di Romeo è difficile risalire alla ricetta originale. Ogni pasticcere custodisce gelosamente la propria versione, e per quanto si cerchi di indagare e curiosare, alla fine i trucchi e il procedimento resteranno sempre segreti. Ho deciso però di mettere in pratica quello che ho imparato durante un corso di pasticceria che ho frequentato nella mia città, e di proporvi in questo articolo la mia personale variante.
Dopo vari assaggi e ripetuti tentativi, ho pensato così di dare all’impasto dei baci di Giulietta e Romeo la forma dei baci di dama – molto più facile da realizzare – e di preparare una ganache con la panna di soia in modo da rendere questi dolcetti adatti anche alle diete senza lattosio. Insomma, con questa ricetta “semplificata” e a prova di tutti non avete davvero più nessuna scusa e per realizzarli non vi servirà nemmeno avere una sac à poche. Allora, cosa state aspettando? È il momento di cucinare!
Ingredienti per circa 25 biscotti
Per l’impasto dei biscotti
- 90 g farina di nocciole
- 90 g farina di mandorle
- 150 g zucchero
- 80 g albumi (circa 2)
- 20 g miele
- 20 g cacao amaro in polvere
- 20 g cocco rapè
Per la ganache nera
- 50 g panna di soia
- 60 g cioccolato fondente (senza lattosio)
Per la ganache bianca
- 50 g panna di soia
- 100 g cioccolato bianco (senza lattosio)
Procedimento
- Mescolate in una ciotola capiente la farina di mandorle e di nocciole con lo zucchero, quindi dividete la polvere ottenuta in due parti uguali servendovi di un’altra ciotola capiente.
- In una delle due aggiungete il cacao, mentre nell’altra il cocco. Questa è la base dei biscotti nelle due versioni, quella bianca e quella nera.
- Montate gli albumi a neve ferma. Dividete nuovamente il composto in due parti uguali e aggiungetele rispettivamente ai due precedenti.
- Aggiungete quindi il miele, 10 grammi in una parte e 10 nell’altra. Le basi per i biscotti sono pronte!
- Formate ora delle palline di circa un centimetro e mezzo con i palmi delle mani e disponetele su una teglia foderata con carta forno a distanza di circa due centimetri l’uno dall’altro.
- Infornate a 180 gradi per 15 minuti e nel frattempo preparate le due ganache.
- Per la ganache al cioccolato fondente, mettete a scaldare la panna di soia e appena sfiora il bollore unite il cioccolato mescolando in continuazione fino a farlo amalgamare completamente. Quindi mettete da parte e ripetete la stessa cosa per la ganache bianca.
- Una volta trascorsi i 15 minuti, sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare. Quindi unite i baci di Giulietta con il ripieno nero e i baci di Romeo con il ripieno bianco. I vostri dolcetti sono pronti per essere serviti o regalati!
Una piccola nota: se volete provare a dare a questi biscotti la loro forma originale, non dovete fare altro che mettere gli impasti base in due sac à poche con bocchetta a stella. Armatevi di pazienza, e dopo un po’ di tentativi riuscirete a formare dei baci come quelli di pasticceria. Non scoraggiatevi se all’inizio non riuscite a riprodurre la forma perfetta, è solo questione di esercizio!
E voi conoscevate i baci di Giulietta e Romeo? Sareste curiosi di provarli?
Immagine in evidenza di: Francesca Di Cesare
Leggi anche
L’articolo Alla scoperta dei baci di Giulietta e Romeo e della romantica tradizione veronese sembra essere il primo su Giornale del cibo.